lunedì 23 gennaio 2017

Recensione: La Casa dei Sogni

Introduzione:

“Come dovrebbe essere la tua casa? Preferiresti avere una grande camera da letto con un elegante baldacchino oppure un soggiorno spazioso con un pianoforte? Assumerai il ruolo di un architetto che progetterà una casa aggiungendo stanze su stanze. La Casa dei Sogni è un gioco family sulla costruzione e l’arredamento di una nuova casa. In 12 round i giocatori collezioneranno coppie di carte che comprendono una stanza ed un accessorio (tetti, aiutanti, accessori o strumenti) e le piazzeranno sulla loro plancia personale al fine di creare la propria casa dei sogni.
Alla fine del gioco, tutte le case dei giocatori saranno completate e completamente arredate. I giocatori compareranno quindi le loro case, contando i punti in base alla funzionalità, al buon design, alla qualità del tetto e dell’arredamento. Il giocatore con la casa più bella e confortevole vince.”
Questa la descrizione del gioco fornita dall'editore. Ma sarà proprio così?




Recensione

La Casa dei Sogni è un gioco carte di Klemens Kalicki pubblicato in Italia nel 2016 da Asterion Press. Titolo per 2-4 giocatori dalla durata di circa 30 minuti ed indubbiamente di categoria Family e di bassa complessità. Il regolamento in breve (quello integrale scaricabile qui) : ad ognuno dei 12 turni di gioco vengono disposte sulla plancia centrale 5 carte stanza e 4 carte accessorio. In ordine di turno, dal primo giocatore e proseguendo in senso orario, ogni giocatore deve scegliere una coppia di carte stanza/accessorio per come sono abbinate sul tabellone e le deve immediatamente giocare sulla sua plancia personale. Chi sceglie la prima carta stanza che non è accoppiata ad un accessorio ottiene in premio il segnalino primo giocatore. Come si giocano le carte sulla propria plancia? Le carte stanza devono essere posizionate sugli spazi disponibili della casa avendo cura di rispettare alcuni vincoli:
1) una stanza non deve presentare spazi vuoti sotto di essa
2) ogni stanza ha dei vincoli massimi di adiacenza rappresentati sulla carta stessa per cui il bagno non può essere adiacente orizzontalmente ad un altro bagno, il soggiorno può allargarsi fino ad occupare tre spazi, etc. Combo di carte adiacenti danno ovviamente più punti per come rappresentato sulle carte stesse
3) nel seminterrato si possono giocare solo stanze adatte al luogo: garage, deposito, etc.
Le carte accessorio invece sono di vario tipo:
1) Tetti, da collezionare coperti nell'apposito spazio del tabellone per poi scoprirli alla fine nel tentativo di completare il tetto (4 carte) e se possibile farlo con lo stesso tipo di tegole
2) Aiutanti, danno un potere una tantum che si applica a fine partita
3) Accessori. Devono essere posizionati sulle stanze compatibili per guadagnare un punteggio bonus. Gli accessori completano la stanza che non potrà essere successivamente più espansa
4) Strumenti. Sono carte che danno un potere una tantum che si applica durante il gioco per come spiegato sulla carta stessa.


A fine partita oltre al punteggio ottenuto con le carte stanza si sommano gli accessori, i bonus funzionalità (un bagno per piano, le tre stanze essenziali bagno-cucina-camera da letto) ed il bonus per il tetto. Chi avrà totalizzato più punti è il vincitore.

Devo ammettere che il tema del gioco mi piace e mio malgrado sono costretto a giocare tanti giochi family per cui continuo a comprare anche ora parecchi titoli in questa categoria. Il gioco risulta molto rapido e rientra sempre nei 30 minuti e questo lo ha promosso a filler da utilizzare nelle occasioni più disparate: fra gamers dopo una serata impegnativa, in famiglia, in pausa pranzo in ufficio. Ho fatto oltre una quindicina di partite ed il gioco sicuramente gira meglio in 3-4 perché rimane più “impegnativo” in quanto l’ordine di turno incide parecchio in una meccanica di scelta carte. Giocando per ultimo rimane sempre poco fra cui scegliere ma d’altra parte diventare primo giocatore si paga rinunciando alla presa di una carta. In meno di 4 giocatori il regolamento prevede inoltre che il primo giocatore debba eliminare una coppia di carte dalla plancia rendendo il gioco un poco più cattivo in quanto maggiormente si andrà a vedere quello che combinano gli altri oltre a scegliere prevalentemente le carte sulla base dei propri interessi. In due la tensione cala leggermente perché nonostante la coppia di carte eliminata rimane più scelta al secondo giocatore.
Il gioco è prettamente tattico in quanto il modo di fare punti è rigido ed a fronte di una certa variabilità dalla composizione migliore o peggiore delle stanze tutti i giocatori cercheranno sempre e comunque di conquistare il bonus funzionalità (che sono ben 6 punti) e di completare il tetto (altri 3 punti). La cosa che invece più raramente si riesce a fare è di completare il tetto con 4 carte della stessa tipologia che assegneranno un ulteriore +5 spesso decisivo. Proprio questo bonus decisivo è legato alla parte “memory” del gioco: le carte tetto devono infatti essere conservate a faccia sotto sulla propria plancia e ne il giocatore e ne gli avversari potranno vederne il contenuto. Questo significa per tutti cercare di memorizzare il set che si sta cercando di completare e che stanno completando gli avversari per poter scegliere al momento giusto di impedirne la realizzazione o di realizzarla.
La grafica delle carte è molto bella, la dipendenza dalla lingua è presente con poco testo nelle carte strumento ed aiutante ma esiste comunque la versione italiana, i materiali sono ottimi tanto che al momento ho deciso di non imbustare nulla preferendo mescolare le carte con attenzione. Il gioco può essere acquistato intorno ai 30€ che mi sembra un prezzo adeguato per i materiali e per il gioco.

Pro

Materiali molto ben disegnati e solidi
Filler rapido e facile da imparare
Può essere giocato anche da gamers…

Contro

 ... a meno che non siano totalmente refrattari ai giochi semplici

Voto 7-


Giochi Correlati

Il gioco non mi richiama direttamente nessun titolo che io abbia giocato. Per complessità (bassa) si accosta a molti altri giochi famigliari leggeri quali Sushi Go o Splendor.

venerdì 20 gennaio 2017

10 x 10 = Approfondimento

La sfida è lanciata!
Dopo aver spiegato alla moglie la sfida 10 x 10, oggetto del precedente post, le ho lasciato la massima libertà di proporre la sua cinquina per completare il pool di titoli che andranno a costituire la nostra sfida ludica del 2017.

Così ai cinque inizialmente ipotizzati da me (Scythe, Oracolo di Delphi, I Viaggi di Marco Poco, The Gallerist e Terra Mystica) si sono aggiunti i seguenti:
6) Troyes. Entrato a far parte della collezione solo dopo la recente ristampa ha colpito molto anche mia moglie che peraltro ama particolarmente la meccanica della gestione dadi.
7) Tzolk'in.Uno dei primissimi cinghiali che abbiamo acquistato una volta superata la fase introduttiva al boardgame moderno. Gioco sempre piaciuto ma non giocato spesso quanto merita. Sono contento che lo abbia scelto.
8) Quadropolis. Sicuramente il gioco più leggero del lotto. Come gradimento in famiglia forse il gioco più apprezzato di quanti comprato alla scorsa Modena Play. E' un family che si lascia giocare spesso anche dai gamer.
9) The Castles of Burgundy. Sicuramente il Feld più giocato. Forse non il preferito ne da me ne da lei ma è il più facile da mettere in tavola fra quelli di un certo impegno per via del regolamento molto elegante e lineare.
10) Rococo. Questo fra tutti i giochi in elenco è sicuramente quello in cui il gradimento di mia moglie supera il mio della quantità maggiore. A lei piace moltissimo a me piace il giusto. Non che sia un brutto gioco ma diciamo che è lo stesso che accade, rovesciato, con Scythe ad esempio.



Ribadisco che il significato della sfida non è tanto completare le 100 partite in quanto tali, perchè scegliendo i giochi opportuni l'impresa può risultare pure assai facile, ma quello di individuare 10 titoli che abbiano un significato all'interno del gruppo che li dovrà giocare al fine di perseguire un approfondimento di titoli già in collezione invece di privilegiare sempre ed esclusivamente l'inseguimento del nuovo. La sfida assume un significato simbolico quindi importante anche tenendo conto che seppure 7 dei 10 titoli scelti siano in collezione da tempo (gli unici di recente arrivo sono Troyes e Delphi e Scythe) solo alla metà abbiamo giocato più dio 10 volte in assoluto. Nel dettaglio si tratta di Burgundy, Quadropolis e Marco Polo.
Quindi sicuramente i propositi sono ambizioni e il percorso sarà in salita ma spero molto divertente.

A seguire un riepilogo che finirà in calce a tutti i post futuri per scandire lo stato di avanzamento della sfida:
Totale 6/100

martedì 10 gennaio 2017

Il mio 2016 ludico

Finisce l’anno e come consuetudine ci si guarda indietro per farne un resoconto. Nel mio caso il 2016 è stato di gran lunga il più proficuo dal punto di vista dell’impegno ludico avendo toccato le 813 partite regolarmente registrate su BGG. Ottocentotrediciiii !!!!
Lo scorso anno mi sembrava incredibile il numero di 598 ed invece sono riuscito ad intavolare i miei giochi ancora più spesso. Nel conteggio sono incluse le sole partite dal vivo tralasciando quelle online che però al momento si limitano a Through The Ages, ma sono comunque parecchie.

Ho provato a ricavare qualche dato supplementare analizzando la classifica delle partite giocate che BGG freddamente mi mostra e queste le considerazioni che ne ho tratto:
- I più giocati rientrano tutti nella categoria dei Filler che riesco ad intavolare anche nei momenti più insperati, comprese molte delle pause pranzo. Gioco dell’anno in questo senso è THE GAME a quota 22. Va detto che due o tre volte lo abbiamo pure battuto “il gioco”.
- Fra i cooperativi il leader è Pandemic Legacy : Season 1 che però si è arenato al mese di Settembre e che non finisce sul tavolo da tanto tanto tempo. 13 le partite giocate. Occorre terminarlo!
- Fra i Family la spunta Splendor che finisce ancora molto sul nostro tavolo. Nel 2015 era secondo assoluto. 13 le partite giocate anche per lui.
- Fra i Pesi Medi la palma del più giocato finisce a Quadropolis con le sue 12 partite, in volata su un gruppo molto nutrito di 6-7 titoli alle calcagna
- Il “Cinghiale” che è finito più volte sul tavolo è Orleans che si ferma a quota 8. Il gioco a noi piace tanto e viene privilegiato sulla concorrenza perchè, va detto, è molto meno setoloso di molti altri rivali. Lo ritengo più di un Peso Medio ma sta ai minimi della categoria selvatica per eccellenza.

Ho voluto anche cercare di rappresentare la distribuzione delle partite per tipologia di gioco e ne esce comunque un risultato piuttosto equilibrato. Nota. Come NA figurano quei giochi che non essendo nella mia collezione avrei dovuto catalogare manualmente nel mio database al solo fine di fare questa statistica, quindi lavoro inutile. Tipicamente in NA ci finiscono giochi prevalentemente classificabili come Pesi Medi e Cinghiali giocati da amici o alle GobCon.



Propositi per l’anno nuovo

Mi sono imbattuto solo recentemente nella “sfida 10 volte 10” che BGG sta proponendo da qualche anno. Lo scopo della sfida è quello di combattere questa smania continua del nuovo, malattia che colpisce ampiamente anche me, invitando a definire una lista di 10 titoli a cui si cercherà di giocare 10 volte nell'anno. Impresa non semplice quando si hanno così tanti titoli in collezione (al momento oltre 450 contando anche le espansioni). La mia lista, ancora da sottoporre al vaglio della moglie e quindi incompleta, dovrebbe contenere i seguenti titoli:
1) L’Oracolo di Delphi. Feld è il mio autore preferito e questo gioco è una vera eccezione nella sua produzione. Avrei potuto scegliere uno dei suoi classici come Burgundy o Trajan, ma alla fine la scelta è ricaduta su questo perché lo voglio approfondire dopo la buona impressione fatta all'esordio.
2) Terra Mystica. Forse è il mio gioco preferito di sempre ma complice una certa complessità ed il fatto che spesso viene preferito qualche titolo più leggero finisce sul tavolo troppo poco. Questa sfida è una buona scusa per cambiare la tendenza.
3) Scythe. Giocato solo 2-3 volte nel 2016 mi ha dato l’impressione di essere un titolo da Top Ten assoluta ma richiede studio e partite perché il giudizio sia confermato ed attendibile. Da me votato come miglior gioco del 2016 nel concorso “Scelto dai Goblin” sarà uno della mia 10x10.
4) I Viaggi di Marco Polo. Mi serviva un titolo un poco più leggero e questo è sicuramente il Peso Medio che mi diverte di più. Lo ritengo interessante per via del fatto che ogni partita è sempre diversa data l’enorme varietà del setup. Ammetto che sono stato in dubbio se preferirgli “Lorenzo Il Magnifico”.
5) The Gallerist. Lacerda è forse il mio secondo autore preferito e dovendo scegliere un titolo ho optato per quello che ritengo il migliore e che raccoglie il gradimento anche di mia moglie tanto che in tavola comunque c’è finito ben 6 volte nel 2016. Impegnativo ma non proibitivo.


Alla Prossima